giovedì 29 gennaio 2009

Scusate

Lo so, mi sono totalmente dimenticato di questo blog... ma per una buona ragione. Direi che "Fare l'indiano" sta funzionando bene, dopo meno di due mesi dalla sua apertura, ed infatti sto trasferendo buona parte dei contenuti sul nuovo blog.

Questo credo verrà chiuso nell'arco di un mesetto, ossia quando avrò finito il trasferimento.

Davide

sabato 6 dicembre 2008

Il pacchetto si amplia ulteriormente

Lettore italiano!

Sono lanciatissimo: ho aperto due blog in due giorni!

FARE L'INDIANO vuole essere un contenitore di spunti di riflessione, notizie ed elucubrazioni varie sull'India, il Paese dove vivo e che sto appena incominciando a capire un po', a beneficio del lettore italiano.

FARE NON SOLO L'INDIANO è invece una raccolta dei miei post passati, presenti e futuri sul viaggio, sugli aspetti meno "scontati" del girare il mondo, tralasciando le notizie che qualsiasi guida riporta e parlando un po' più col cuore, sempre a beneficio del lettore italiano.

E chi più ne ha, più ne metta!

venerdì 5 dicembre 2008

Diversificare l'offerta

Nasce oggi, 5 dicembre 2008, FARE L'INDIANO, un contenitore per tutte le mie elucubrazioni sull'India, dove pian piano sposterò tutti i miei post sull'argomento, nell'intento di creare una piattaforma tematica coerente, ma non troppo.

Stay tuned there, too!!!

giovedì 4 dicembre 2008

Argyasudvarhely

Il titolo di questo post non rappresenta gli effetti collaterali del rovesciamento di caffè sulla tastiera del mio vetusto ma ancora arzillo laptop, bensì il nome in ungherese di Curtea de Argeş, cittadina della Romania, al di fuori di molti itinerari turistici, come dimostra la presenza di un unico albergo e di una manciata di cazare (termine che in Romania indica camere in affitto presso privati), ma non per questo priva di fascino. Anzi.

I visitatori che giungono a Curtea de Argeş sono attratti soprattutto dalla Cattedrale fatta costruire nel XVI secolo da Neagoe Basarab, che, a modesto giudizio dell'autore, può tranquillamente contendere il titolo di "mammozzone" alla Basilica di Notre-Dame de Fourvière a Lione, ma a cui sono collegate ben due affascinanti leggende, aventi come protagonista Manole, il capomastro di Negru Voda (versione miticizzata di Neagoe Basarab) incaricato di realizzare la nuova Cattedrale, in luogo della vecchia Chiesa Metropolitana. La prima vuole che una notte a Manole fosse stato rivelato in sogno che l'unico modo per far sì che la sua opera smettesse di crollare ogni notte e durasse nel tempo sarebbe stato quello di murare viva la prima donna che il giorno dopo si fosse recata al cantiere. Con tremenda sorpresa, l'indomani, Manole, il quale si era premurato di avvisare tutti i suoi operai, che per altro fedelmente avevano giurato con il loro capomastro di compiere tale sacrificio si fosse anche trattato di una loro congiunta, vide sua moglie avvicinarsi e, nonostante l'intervento divino invocato da Manole, fu lei a raggiungere per prima il cantiere e il capomastro, ligio al dovere, pur col cuore gonfio di lacrime, la murò viva. Terminati a tanto caro prezzo i lavori, vuole la seconda leggenda, Manole e i suoi operai furono lasciati sul tetto da Negru Voda a morire di inedia, onde evitare che potessero ripetere un tale capolavoro (?) per altri committenti. Qual novello Icaro, Manole fabbricò delle ali e con esse cercò di volare via dal suo amaro destino, ma le ali si spezzarono e lo sventurato capomastro precipitò al suolo, nel punto ancor'oggi segnalato dal Pozzo, ovviamente, di Manole.

A parte le avventure dello sfortunato Manole, raccolte, scopro riverificando le fonti per questo post, nel poema popolare Monastirea Argeşului ("Il Monastero sul fiume Argeş"), non ritengo che la Cattedrale rappresenti il meglio di Curtea de Argeş. Tale titolo spetta alla purtroppo negletta Biserica Domnească, la Chiesa dei Re, fatta costruire da Basarab I, voivoda di Valacchia (r. 1310?-1352). Come il nome e l'architettura interna palesano, la Biserica, vero gioiello di arte d'ispirazione bizantina, doveva servire alle cerimonie di incoronazione dei voivoda e, a tal scopo, fu affrescata secondo gli stili più raffinati dell'epoca. Stupiscono per la perizia e l'accuratezza delle realizzazioni gli affreschi dell'unica navata, destinati a fungere da modello per tutto lo sviluppo dell'iconografia della Chiesa Ortodossa Romena, tra cui spiccano la rappresentazione della Madonna incinta sulla parete a destra, entrando nella Chiesa, e le rappresentazioni delle parabole sulla parete sinistra. Agli amanti della simbologia esoterica non sfuggirà poi il sarcofago di Basarab I, decorato da motivi che poco hanno a che vedere con il cristianesimo.

E qui mi fermo, per non rubare il lavoro alla persona a cui devo l'ammirazione per questo capolavoro: la guida della
Biserica Domnească, vero esempio di come l'amore possa superare qualunque ostacolo. Pur con gravi problemi di salute, la signora Maria disvela con passione e in un perfetto italiano i vari "segreti" della chiesa, riuscendo a coinvolgere il turista e a trasmettergli il suo amore per la Biserica. Se nei vostri giri per il mondo passate da Curtea, fermatevi ed ascoltatela, vi garantisco che il compenso che viene ufficialmente richiesto per la visita guidata vi sembrerà ben poca cosa.

Dopo aver sfoggiato tutto il vostro amore per la cultura, durante il giorno, sfoggiate tutto il vostro amore per la buona tavola, durante la sera, all'ottimo ristorante Sarbesc, specializzato in cucina serba (conclusione forse un po' prosaica, ma doverosa).


La rivedere, Curtea

mercoledì 5 novembre 2008

Ho visto

Ho visto la Gloria degli Antichi nella Valle dei Re.
Ho visto la Miseria dei Moderni nelle baraccopoli di Mumbai
Ho visto la Città dalle sue Torri più alte.
Ho visto le Torri crollare sotto i colpi dell'Odio.
Ho visto cominciare guerre in nome della Libertà.
Ho visto continuare guerre in nome del Profitto.
Ho visto nuvole bianche correre indisturbate sopra i minareti di Istanbul.
Ho visto nuvole scure addensarsi e la tempesta abbattersi su Wall Street.
Ho visto un uomo, incoronato come l'unico portavoce di Dio sulla Terra.
Ho visto i potenti della Terra rendergli opportunamente omaggio.
Ho visto Nazioni ergersi dalla miseria e diventare protagoniste del XXI Secolo.
Ho visto le genti di queste Nazioni guardare al futuro con ottimismo.
Ho visto Nazioni sprofondare nell'impensabile Recessione.
Ho visto le genti di queste Nazioni guardare al futuro con pessimismo.

Ho visto un uomo superare le barriere del pregiudizio, della razza, della paura e gridare al mondo che
si può fare.

Ho sempre più voglia di vedere.

5 novembre 2008

Oggi ho visto il mondo cambiare. Oggi ho visto la Storia. Sono commosso.

martedì 4 novembre 2008

Thriller

Nel 1982 il mondo della musica, a prescindere dai gusti, cambiò per sempre quando Michael Jackson pubblicò Thriller, l'album musicale più venduto di sempre, con ben 108 milioni di copie al 2008. In occasione dell'uscita del singolo omonimo, Michael Jackson si avvalse della collaborazione del regista John Landis (Animal House, The Blues Brothers) per realizzare il videoclip più innovativo mai trasmesso fino ad allora: un vero e proprio cortometraggio diventato negli anni uno dei simboli della carriera del mutante... ehm... del cantante e degli anni '80 in generale.

Quello che né Mickael Jackson, né John Landis potevano immaginare era questo:



Qualche spiegazione, per cui devo ringraziare un utente di Youtube: questo capolavoro è tratto da Donga ("Ladro"), film del 1985 in telegu, la lingua parlata nello Stato di Andhra Pradesh, famoso per il boom del settore dell'informatica, soprattutto nelle città di Bangalore e Hyderabad. Per maggiori informazioni sul film, vi rimando alla pagina dedicata su IMDb.

Non ho altro da aggiungere.